Padova e il suo territorio
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Padova Città d’Arte
Un soggiorno o un week-end a Padova è un’occasione per conoscere una delle maggiori città d’arte italiane, segnata da oltre 2000 anni di storia.
Nel XII sec. Padova divenne libero Comune: nei due secoli successivi conosce l’apice della sua potenza politica grazie alla Signoria Dei Carraresi (1338-1404) e un grande fervore religioso, culturale ed economico. L’imponente cinta muraria, oltre undici chilometri con cinque porte e diciannove bastioni, i grandi edifici religiosi e civili, in primis la Basilica del Santo e l’Università, forniscono a tutt’oggi testimonianza di quello straordinario periodo, dominato da personaggi quali Giotto, Guariento, Giusto dei Menabuoi, e Altichiero. Nel 1405 Padova venne unita al dominio di terraferma di Venezia, ma mantenne il primato artistico fino alla metà del ’400 grazie a Donatello e Mantegna.
Nel ’500, sotto il governo della Serenissima, Padova conobbe un grande rinnovamento: sorsero nuovi edifici pubblici e maestose chiese. I quattro secoli di dominio veneziano si conclusero a fine ’700 con la scenografica sistemazione di Prato della Valle. Padova è meta turistica tra le più frequentate della penisola; il patrimonio religioso della città è straordinariamente ricco, a cominciare dalla Basilica di Sant’Antonio, il maestoso tempio la cui costruzione iniziò nel 1232, e che conserva al suo interno capolavori di altissimo valore artistico. Altri importanti chiese sono la Basilica di S.Giustina e il Duomo con l'adiacente Battistero del XII sec. completamente affrescato da Giusto de' Menabuoi.
Un capolavoro unico al mondo è la Cappella degli Scrovegni, il cui interno venne completamente affrescato da Giotto tra il 1303 e il 1305 con scene della vita di Gesù e di Maria.
Ma Padova presenta anche molti importanti palazzi ed edifici civili, primo fra tutti il Palazzo della Ragione, costruito nel 1218, che non ha eguali per maestosità tra gli edifici pubblici costruiti nelle città europee dell'epoca comunale.
Padova è anche antica sede universitaria e sono possibili visite alle strutture storiche dell'ateneo, come il Palazzo del Bo al cui interno si trova il Teatro Anatomico, all'Orto Botanico, ai vari musei universitari, alla Specola.
Piacevole la Padova delle piazze che a partire dal monumentale Prato della Valle passando per Piazza dei Signori, delle Erbe, della Frutta guida il visitatore a scoprire le architetture dei palazzi lungo le antiche strade porticate, il Palazzo della Ragione, la Torre dell'Orologio, la Loggia della Gran Guardia…per concludere con il famoso storico Caffè Pedrocchi.
Ma Padova è anche città di grandi eventi espositivi e mostre d’arte ospitate a Palazzo della Ragione, a Palazzo Zabarella, antica dimora carrarese o al Centro Culturale San Gaetano di via Altinate.
Padova e la navigazione fluviale turistica
Minicrociere ed escursioni in battello da Padova a Venezia lungo la Riviera del Brenta
Padova, a 30 km da Venezia, è sempre stata una grande città d'acque. Posta tra il fiume Brenta e il Bacchiglione, Padova ha sviluppato, nel passato, una intensa attività di navigazione fluviale, diventando punto di riferimento del traffico fluviale diretto dalla terraferma verso Venezia.
Il percorso fluviale più famoso è la navigazione da Padova fino a Venezia, navigando lungo la Riviera del Brenta
Ricordata da Dante Alighieri nella Divina Commedia; frequentata da Casanova, Galileo, Byron, d'Annunzio; dipinta dal Tiepolo e dal Canaletto; decantata da Goethe a Goldoni, la Riviera del Brenta ospitò reali di Francia e di Russia; Napoleone, gli Asburgo e i Savoia. A partire dal XVI sec. i fiumi comodamente raggiungibili da Venezia, furono costeggiati da sontuose Ville, riccamente affrescate. Il Canal del Brenta che collegava Venezia con Padova era il canale alla moda dove fiorirono più di una settantina di lussuose Ville Venete.
Qui, i nobili più facoltosi trascorrevano le loro vacanze, partendo da Venezia con comode imbarcazioni chiamate “burchielli” che risalivano il Canale Navigabile del Brenta ; queste imbarcazioni erano spinte a forza di remi da S. Marco a Fusina, da dove venivano trainate da cavalli fino a Padova , lungo la Riviera del Brenta.
Oggi tutti i battelli a motore che percorrono la Riviera del Brenta da Padova a Venezia e viceversa sono chiamati comunemente burchielli; eredi delle antiche tradizioni, queste moderne e confortevoli imbarcazioni solcano le acque del Brenta con lento incedere, mentre le guide a bordo illustrano la storia, la cultura e l'arte testimoniata dalla monumentalità di Padova e dalle Ville del Brenta, sostando nelle più belle e famose Ville legate a nomi illustri quali il Palladio e il Tiepolo per la visita guidata degli interni.
Ci si imbarca sui battelli a Padova e, attraversando cinque chiuse, che permettono di discendere un dislivello acqueo di circa 10 metri, e nove ponti girevoli, si arriva a Venezia dopo una decina di ore di navigazione.
Le società di navigazione effettuano anche percorsi più brevi di mezza giornata o di una/due ore.
Padova città medievale e le città murate del suo territorio
Un viaggio nel passato attraverso roccaforti, castelli ed abbazie; un romantico itinerario lunga la via dei castelli, il fascino dell'imponenza di antiche mura.
Padova, città di stampo medievale dai lunghi portici, antiche porte, cinta muraria e possenti bastioni, è una delle città più antiche ed allo stesso tempo dinamiche d’Italia. Nell’elegante cuore cittadino, ricco di splendidi esempi di architettura medievale, rinascimentale, si respira un’atmosfera singolare che unisce ritmi metropolitani a tradizioni millenarie.
E le splendide città murate di Cittadella, Monselice, Este e Montagnana, potenti monumenti del passato, vestigia che richiamano l’eco dell’affascinante e misterioso mondo medievale.
Un territorio ricco di borghi medievali e città fortificate, teatro di manifestazioni rievocative
Numerose sono infatti le manifestazioni medievali che si susseguono durante l’anno, come la Grande Festa Medievale (Bevilacqua), la Giostra della Rocca (Monselice) o Il Palio dei Dieci Comuni e il Capodanno Medievale (Montagnana), le Voci dall'Evo di Mezzo (Cittadella) solo per citarne alcune. Alle rievocazioni storiche si affiancano le feste dei prodotti tipici , i mercati dell’antiquariato e gli appuntamenti musicali.
Padova, un territorio ricco di abbazie, ville e giardini
Un soggiorno a Padova permette anche di scoprire l’architettura e l’arte delle antiche dimore nobiliari.
Splendide Ville Venete, dimore aristocratiche presenti nella cintura padovana, nell’area collinare e nelle zone di influenza veneziana, spesso circondate da monumentali giardini o parchi, formano complessi architettonici in cui si conciliano esigenze agricole ed esigenze ludiche.
E in un percorso, una sosta ristoratrice nel silenzio e nell'armonia di un'Abbazia. Antichi centri di ricchezza e di potere, le antiche abbazie sorte nell’area collinare o in zone di bonifica racchiudono spesso tesori artistici e culturali.
Parco Naturale dei Colli Euganei
Gli amanti della natura possono avventurarsi in escursioni nel verde paesaggio del Parco Regionale dei Colli Euganei, un incantevole contesto naturalistico disseminato di edifici monastici, ville eleganti, resti di castelli medievali e cantine, in cui degustare il vino e gli altri prodotti del territorio. I Colli Euganei costituiscono una vera e propria isola naturalistica, protetta dal Parco Regionale, caratterizzata da una vegetazione molto ricca e varia, e da una terra che offre frutti preziosi in ogni stagione: deliziosi frutti di bosco, ciliegie, fragole, more, giuggiole, melagrani, fichi, delicate erbette spontanee, uve, miele finissimo ed olio lavorato secondo una tradizione di 700 anni.
Ambita residenza di nobili e patrizi veneziani, che qui costruivano le loro ville “di montagna” per passarvi la villeggiatura, l’area dei Colli Euganei si adornò di splendide ville, monumentali giardini, vasti parchi, progettati da maestri architetti di ogni epoca, con labirinti di bosso, maestosi cicli di affreschi, statue recitanti, alberi secolari e giochi d'acqua.
Qui si snoda la Strada dei Vini dei Colli Euganei , un paradiso enogastronomico dove gli uvaggi e le tradizioni locali si fondono con le migliori espressioni stagionali dei prodotti dell’orto, del campo , del cortile, della vigna e delle erbette spontanee. Numerosi ristoranti, aziende agrituristiche e cantine offrono ospitalità e invitano alla riscoperta dei vini e sapori di queste terre.
Le Strade del Vino
Sui colli Euganei produrre il vino è un’arte da sempre, favorita dalla morfologia delle vigne e dal clima propizio. I vitigni danno vita ai vini garantiti dal Consorzio Tutela dei Vini DOC dei Colli Euganei, tra cui il Colli Euganei Rosso, il Colli Euganei Bianco, il Cabernet Franc, il Cabernet Sauvignon, il Pinot Bianco, lo Chardonnay, il Merlot, il Serprino, il Novello, il Moscato, il Fior d’Arancio, il Pinello.
Il Consorzio Volontario per la Tutela della DOC dei vini “Colli Euganei” è dal 1972 riferimento e garanzia per la produzione dei vini DOC: svolge attività di promozione e vigila affinché il consumatore abbia sulla sua tavola vini che, all’insegna del marchio consortile, offrano tutte quelle caratteristiche fisiche e organolettiche che solo la terra dei Colli Euganei può dare.
Il percorso della Strada del Vino dei Colli Euganei che si snoda nel Parco Regionale dei Colli Euganei, istituito con legge regionale nel 1989, comprende 15 Comuni e si estende per 18.695 ettari. Sono presenti i maggiori rilievi collinari della Pianura padana che si ergono a sud-ovest di Padova (massima elevazione, il Monte Venda, mt. 601); qui il turista viene accolto nelle fattorie e nelle cantine dove può piacevolmente sostare per assaggi di vino accompagnati da spuntini tipici.
Un altro percorso enogastronomico è lo Stradon del Vin Friularo che partendo da Padova scende verso sud lungo l’antica via Conselvana, passa per Conselve e giunge a Bagnoli. Già apprezzato e decantato da Ruzzante e da Carlo Goldoni, a partire dagli inizi del ‘900 il vino Friularo ha ottenuto una ricca serie di medaglie e riconoscimenti nazionali ed internazionali. Oltre alle varietà “classico” e “riserva” il Friularo può essere degustato anche nelle tipologie “Vendemmia Tardiva” e “Passito”. A Bagnoli è stata inoltre costituita una banca genetica che conserva vitigni antichi, pre-filossera, presenti qui già nel XVIII sec. Il territorio attraversato dallo Stradon del Vin Friularo conserva una componente rurale predominante, con tradizioni antiche molto radicate e gelosamente conservate. A vaste distese di campagna coltivata si alterna un fitto intreccio di corsi d’acqua, che vanno dai piccoli scoli ai grandi fiumi (Brenta, Adige, Bacchiglione), intessendo un paesaggio caratterizzato dall’alternarsi del blu e del verde.
Padova dei sapori
Visitare un territorio è scoprirne anche i saperi e sapori della tradizione locale. La secolare tradizione gastronomica padovana affonda le sue radici nei prodotti semplici dell'orto, del cortile, della vigna, nella "pertica" degli insaccati, nei frutti di stagione e, in alcune zone, nelle erbette spontanee stagionali. La grande diversità del territorio padovano nelle sue diversificazioni lagunari e vallive, collinari, fluviali e di pianura, offre alla cucina una gran varietà di ingredienti. Tra i primi piatti è d'obbligo l'assaggio del tradizionale risotto ricco alla padovana, dello speciale risotto di frattaglie di pollo, degli ottimi risotti con le erbette spontanee, con i “bisi”, con le quaglie o con il radicchio; da provare le paste fatte in casa, dai “bigoi” con l’anitra alle tagliatelle con oca e zucca, dalle pappardelle ai pasticci e agli sfornati; i secondi piatti con l’anatra ripiena, il papero alla frutta, la gallina padovana, il coniglio, gli spiedi di torresani e di faraone, il pollo fritto, le carni in umido e le saporite grigliate; per finire con torte e crostate con la frutta in composta o fresca, i dolcetti con lo zabaione al moscato e le “pinze” al mais. Le proposte della cucina si abbinano ai generosi vini padovani, noti da tempo e già esaltati dal Petrarca e dal Ruzante e oggi riproposti dalla serietà e competenza dei vignaioli riuniti nel Consorzio vini D.O.C. dei Colli e di Bagnoli.